Lo Statuto

GENESI

Il 15 marzo 1863 sorge ad Alassio la Società Operaia  di Mutuo Soccorso, quasi fosse l’Avvenimento che, nella ritrovata unità del Paese, esprimesse un motivo comune di solidarietà e incoraggiamento per guardare al futuro con una serenità e una speranza diverse.

Questa nascita è frutto invece spontaneo di molti generosi, di diverse estrazione, che rappresentano una parte non indifferente  della comunità locale, i Quali si pongono come nuovo soggetto partecipe del quotidiano e dei suoi problemi.

A 129 persone la paternità, cui se ne aggiunsero altre 65 l’anno seguente, di quel sodalizio, già moderatamente interclassista, intendendosi per “Società Operaia” una <<Unione fraterna di gente che lavora pur in settori e in campi diversi>>.

E’ bello ricordarli: un medico, un farmacista, un professore, due avvocati, un libraio, un costruttore, un orologiaio, un calderaio, un cocchiere, un estimatore. Due carrettieri, come pure i pescatori, i barbieri, i canapieri; tre erano i maestri, i conciatori di pelli, i fabbri, quattro i giardinieri, sei i bottai, otto i capitani marittimi; nove i facchini e i marinai. Una decina i fornai e i proprietari, i muratori, i cordai e i contadini; tredici i falegnami; sedici i bottegai e quattro i pastai. Un caffettiere e ben quaranta i calzolai (l’intera corporazione).

Due i grandi pilastri iniziali del nostro carattere: il principio di sussidiarietà cristiano e il solidarismo antico che affratella i popoli marinai nel pericoli, nella tempesta e nella vita comune a bordo.